Territorio
L’Hotel Canguro situato a Porto d’Ascoli, è conosciuto come uno dei migliori alberghi nelle Marche sul mare.
La Provincia di Ascoli Piceno è un fazzoletto di terra delle Marche che si estende per cinquanta chilometri da est ad ovest e per soli quindici chilometri da nord a sud. La sua ridotta dimensione, unitamente alla grande varietà di ambienti che il turista può trovare, la rendono una delle mete più appetibili per quanti in una sola vacanza vogliono racchiudere un soggiorno balneare di alta qualità, gite culturali, grandi eventi d'intrattenimento, escursioni in ambienti incontaminati, antiche sapienze artigianali e una tradizione culinaria di tutto rispetto; il tutto nel cuore dell'Adriatico, a soli 150 Km da Roma.
Un albergo nel cuore delle Marche che offre diverse possibilità di scelta tra mare e montagna per scoprire e apprezzare il territorio. Infatti dal nostro hotel di Porto d’Ascoli, è possibile prenotare bellissime escursioni nell’ entroterra e visitare paesi medioevali quali Acquaviva Picena, Monteprandone, Ascoli Piceno.
Luoghi da visitare

Riviera della Palme
La Riviera delle Palme è il luogo ideale per una vacanza all’insegna del relax e del benessere, senza tralasciare le numerose opportunità di svago e divertimento.
Caratteristica per il suo lungomare curato e accogliente, la Riviera permette di praticare un sacco di attività: corsi di vela, nuoto, tennis, pattinaggio, acquagym in mare, bike, mountain bike, calcetto, trekking.
E consente anche di fare escursioni impegnative e non. Per il primo caso, consigliamo una passeggiata nel centro storico di San Benedetto, solitamente animato da mercatini o artisti di strada, fino ad arrivare alla Rocca del “paese alto”, l’originario nucleo abitativo della città.
Sempre sulla Riviera, spostandosi leggermente verso nord, si può visitare il centro di Grottammare, borgo medievale che si estende dalle pendici della collina fino alla costa, immerso in una lussureggiante vegetazione. Posizione che consente un clima mite tutto l’anno e che permette la crescita di numerose palme, in particolare le Phoenix canariensis, originarie delle Isole Canarie, accanto alle piante di arancio, che rendono il paesaggio molto peculiare.

Ascoli Piceno
A pochi chilometri dalla Riviera delle Palme, viaggiando verso l’entroterra, si può visitare la splendida città di Ascoli Piceno, culla delle prime civiltà italiche, considerata una tra i più bei centri d’Italia.
Ascoli si presenta con un imponente centro storico, costruito quasi interamente in travertino, dal quale spuntano diverse torri gentilizie e campanarie, e che si esplica magnificamente in una delle più belle piazze d’Italia, Piazza del Popolo.
Quest’ultima ospita alcuni degli edifici storici più importanti della città, quali il palazzo dei Capitani, il celebre Caffè Meletti e la Chiesa di San Francesco.
Altro centro nevralgico della città è piazza Arringo, che insieme alle stradine e ai vicoli di impronta medioevale, contribuiscono a caratterizzare il centro storico.
Ascoli Piceno è anche un centro legato a tradizioni e folklore, come dimostra l’annuale torneo cavalleresco delle Quintana, ma anche un luogo di onorate tradizioni gastronomiche. Come non assaggiare la prelibata “oliva all’ascolana”, che racchiude i sapori di una terra collinare a due passi dal mare.

Monteprandone
Un altro borgo medioevale degno di una visita è sicuramente Monteprandone. Piccolo centro nell’entroterra piceno, è animato da vari eventi estivi, concerti e da iniziative culturali.
La storia di questo paesino è racchiusa nel complesso francescano della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, costruito su iniziativa di San Giacomo della Marca nel 1449 e che si situa a metà tra il centro del paese e Centobuchi.
Il complesso riveste una particolare importanza perché, oltre all’aspetto religioso, racchiude un tesoro culturale. All’interno, infatti, è possibile visitare il Museo dei Codici, la ricca libreria che San Giacomo istituì nel convento per i confratelli e i cittadini interessati a studiare.
La Biblioteca continuò a crescere e ad arricchirsi negli anni successivi la morte del santo, ma nella seconda metà del XVIII secolo, buona parte dei codici venne trafugata. Fortunatamente alcuni rimasero a Monteprandone, perchè nascosti nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie e sono tuttora esposti nel Museo.
In totale sono 60 i manoscritti custoditi nel paesino marchigiano. Tra sermoni, laudi, compendi, epistole e opere di grandi autori come Cicerone, Seneca e Sant’Agostino, essi rappresentano la parte più cospicua dei codici superstiti della libreria.
Un piccolo tesoro storico a pochi passi dalla Riviera delle Palme, per scoprire una parte della storia delle Marche.
Itinerari

Ripatransone
In posizione dominante su un colle, a poca distanza dalla costa adriatica, il borgo di Ripatransone è tra i centri più antichi della provincia picena.
Come buona parte dei paesi della zona collinare delle Marche, ha la particolarità geologica di possedere una parte ipogea, caratterizzata da una serie di gallerie e cunicoli artificiali, che corrono sotto l'abitato e sono stati realizzati probabilmente nell'epoca preistorica.
Questa struttura instabile, tuttavia, ha minato il suolo urbano del borgo, che spesso è stato interessato da crolli, e, a differenza degli altri borghi con grotte sotterranee, quelle di Ripatransone sono state chiuse nel 1967.
La parte superficiale del piccolo centro conserva anche i resti dell'epoca medievale, nelle fortificazioni e nei diversi palazzi signorili. Inoltre uno dei suoi vicoli è famoso per contendere il primato di via più stretta d'Italia con la Ruetta di Civitella del Tronto.
Ripatransone, definita "belvedere del Piceno", merita una visita anche per il fantastico panorama che offre ai suoi visitatori.

Acquaviva Picena
A pochi chilometri da San Benedetto, su una collina che domina la valle del Tronto, si situa Acquaviva Picena, borgo di origine preistorica, che diventa un vero e proprio insediamento solo durante il periodo delle invasioni barbariche.
La storia del piccolo centro marchigiano è rappresentata dai tanti edifici antichi, il più importante dei quali è la Fortezza degli Acquaviva, un' imponente rocca medievale, fra le meglio conservate nel territorio marchigiano, principale attrattiva turistica del paese.
Sulla strada che collega il Forte alla piazza, troviamo un altro edificio di grande interesse, la Chiesa di San Rocco. Posta all'interno della cerchia muraria di Acquaviva, è una costruzione in stile romanico ed è la più antica dell'intero paese.
Acquaviva Picena è nota anche per una delle manifestazioni storiche più suggestive del territorio. Ogni anno, tra la fine di luglio e gli inizi di agosto, viene messa in scena la rievocazione storica del matrimonio tra Forasteria, figlia di Rinaldo degli Acquaviva, con Rainaldo dei Brunforte, vicario di Federico II.
L'evento, chiamato Sponsalia, è l'occasione per tuffarsi nel passato medievale del borgo tra giochi, spettacoli, balletti e il banchetto nuziale, all'interno della maestosa Fortezza medievale.

Offida
Riconosciuto ufficialmente come uno dei borghi più belli d'Italia, Offida è uno dei comuni più interessanti del Piceno, principalmente per il valore artistico e paesaggistico del suo centro storico.
All'interno delle Mura Castellane, risalenti al XII secolo, si può tracciare un itinerario ideale tra le vie e le piazze del paese, punteggiato da prestigiosi edifici.
Nella piazza principale, ad esempio, si distingue il Palazzo Comunale, che rappresenta ancora oggi la vita amministrativa di Offida, e contiene il Teatro Serpente Aureo, realizzato secondo lo stile barocco con pianta a ferro di cavallo.
Non sono da meno le architetture religiose della Chiesa della Collegiata o dell'Addolorata, tra le altre, ma il monumento religioso più insigne di Offida, e tra i più apprezzati dell'intera regione Marche, è la chiesa di Santa Maria della Rocca. È circondata sui tre lati da altrettanti dirupi che fanno risaltare l'imponente struttura in laterizio in stile romanico-gotico.
Tra le manifestazioni annuali che si svolgono all'interno del borgo ha grande impatto il carnevale, caratterizzato da manifestazioni, le quali traggono probabilmente origine dai saturnali romani.